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Marco Lorenzi

Classe 1983, si diploma nel 2006 alla Scuola del Teatro Stabile di Torino. Nel 2006 Bruce Myers, suo punto di riferimento nel tempo, lo sceglie come Romeo per Romeo e Giulietta e per affiancarlo ne Il Grande Inquisitore diretto da P. Brook. Nel 2009 inizia la sua carriera da regista e fonda a Torino la compagnia Il Mulino di Amleto, di cui è direttore insieme a Barbara Mazzi. In questi anni dirige Streamers di D. Rabe, La Tempesta di W. Shakespeare, con Lello Arena, Per Ecuba con Franca Nuti e gli attori della compagnia, Sorvegliati-un progetto su Jean Genet, Doppio Inganno-una commedia perduta di William Shakespeare. Per il Teatro Stabile di Torino/Teatro Nazionale dirige Gl’innamorati di Carlo Goldoni (2013), Cenerentola (2015), L’albergo del libero scambio di G. Feydeau (2015), Romeo e Giulietta (2018), Alice nel Paese delle Meraviglie (2018), Otello di W. Shakespeare (2019). Nel 2015 debutta Mahagonny. Una scanzonata tragedia post- capitalistica; nel 2017 dirige Il Misantropo di Molière-Una Commedia sulla Tragedia di Vivere Insieme, Premio del Pubblico Theatrical Mass di Campo Teatrale, Senza Famiglia di M. Barile, finalista al Premio Scenario, Ruy Blas. Quattro Quadri sull’Identità e sul Coraggio, da V. Hugo, vincitore di Siae-S’illumina per le nuove opere. È del 2018 Platonov. Un modo come un altro per dire che la felicità è altrove da A. Cechov, produzione Elsinor/Centro di Produzione Teatrale, Tpe – Teatro Piemonte Europa e Festival delle Colline Torinesi-Torino Creazione Contemporanea, vincitore del “Last Seen 2018” di Krapp’s Last Post, segnalato dalla rivista Birdmen Magazine tra i dieci imperdibili del 2019, secondo classificato al Premio Rete Critica 2019. Nel 2019 firma la regia di Senza Famiglia, realizzata con Acti Teatri Indipendenti, con la collaborazione di Campo Teatrale, il supporto di Residenza Idra nell’ambito del progetto Cura 2018, con il sostegno del Centro di Residenza della Toscana, e per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Valzer per un mentalista.

Tra il 2019 e il 2020 con Il Mulino di Amleto realizza il progetto #ArtNeedsTime/Cantiere lbsen, costituito da workshop gratuiti di alta formazione teatrale per attrici e attori professionisti europei, realizzato insieme a Fertili Terreni Teatro, in collaborazione con Swiss Iti – lnternational Theatre lnstitute e grazie anche a Tpe – Teatro Piemonte Europa, Acti Teatri Indipendenti, Elsinor Centro di Produzione.

Nel luglio 2020 dirige al Teatro Carignano Kollaps, testo di Philipp Löhle, con Roberta Calia, Yuri D’Agostino, Barbara Mazzi, Raffaele Musella, Angelo Maria Tronca e Gianmaria Ferrario, prodotto da Tpe – Teatro Piemonte Europa, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.

È finalista al Premio Internazionale Ivo Chiesa 2020 organizzato dal Teatro Stabile di Genova/Teatro Nazionale nella sezione “Il Futuro del Teatro”.
Dal 2019 è Presidente dell’Advisory Board dell’Accademia di arti performative Teatro Dimitri (Locarno, Svizzera).

Attualmente è impegnato nella regia di Festen, sceneggiatura del film danese diretto nel 1998 da Thomas Vinterberg, una prima assoluta italiana di un testo che in Europa è considerato un classico, produzione Tpe – Teatro Piemonte Europa, Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Solares Fondazione delle Arti, in collaborazione con Il Mulino di Amleto.

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