Skip links

Daniele Salvo

Si diploma ventiduenne alla scuola per attori del Teatro Stabile di Torino, fondata e diretta da Luca Ronconi. Il maestro, in quel primo biennio assiduamente presente anche come docente, lo sceglie per due ruoli protagonisti nel saggio finale dedicato a Pier Paolo Pasolini: Pilade nell’opera omonima e Pablo nel Calderón. Già a partire dall’anno successivo partecipa come attore alla maggior parte degli spettacoli firmati da Ronconi: da Aminta di Torquato Tasso, in cui interpreta il ruolo di Amore fino a Il sogno di August Strindberg, dove regala al personaggio del Poeta il suo tormentato stralunato lirismo. Nel mezzo, la rilettura di Peer Gynt di Henrik Ibsen, in cui interpreta il monologo della cipolla; il Moro in Sturm und drang di Max Klinger; Pietro il figlio, in Teorema di Pier Paolo Pasolini; Judas Cock in Davila Roa di Alessandro Baricco, Alèsa ne I fratelli Karamazov di Fedor Dostoevskij e Giuliano Valdarena in Quer pasticciaccio brutto de via Merulana che segna anche l’inizio della sua collaborazione con il maestro in veste di assistente alla regia, più volte responsabile dei cori parlati e cantati, di cui sono testimonianza Prometeo incantenato e Baccanti, le due tragedie che Ronconi diresse per l’Inda di Siracusa nel 2002.

Ma nel caso dell’opera di Gadda il suo apporto, anche rivolto alla drammaturgia, gli ha permesso di indagare ulteriormente il metodo ronconiano, e la sua “maniacale” attenzione alla scrittura. Questa caratteristica, unita al crescente interesse per lo strumento vocale che lo porta a intraprendere ciclici studi di foniatria e a collaborare con il medico foniatra e musicista Marco Podda, costituisce la costante del suo lavoro di regista, che lo vede affrontare con la stessa procedurale “umiltà di lettura”, Shakespeare e i classici greci o autori contemporanei come Edward Bond (Summer), Anita Desai (Notte e nebbia a Bombay, con Omero Antonutti), Amos Oz (Contro il fanatismo, Il monte del cattivo consiglio, Terra di confine), Paul Auster (Città di vetro), Nadine Gordimer (Aggrappati ad un’alba, con Annamaria Guarnieri), Mario Rigoni Stern (Storie dell’altipiano), Antonio Tarantino (Gramsci a Turi). Tuttavia al rigore filologico e alla sincera passione teoretica che ispira e orienta tutti i suoi allestimenti, Salvo risponde con una carica visionaria che attinge al repertorio iconografico moderno e surrealista e alla cinematografia di Ingmar Bergman, Andrej Tarkovskij, Orson Welles. È particolarmente evidente nelle messe in scena di Shakespeare, realizzate per il Globe Theatre di Roma diretto da Gigi Proietti, dove ha diretto, in ordine, Giulio Cesare (premio Villarosa 2007), Re Lear con Ugo Pagliai, Otello e La Tempesta, con Giorgio Albertazzi nel ruolo di Prospero. Un lavoro che fece dire all’attore che Daniele, “tra tutti i registi con cui ho lavorato ultimamente, è quello più vicino al mio spirito”. Il legame tra Salvo e Albertazzi – inaugurato nel 2009 con Edipo a Colono di Sofocle per il Teatro Greco di Siracusa, e proseguito con Shakespeare anche grazie a una drammaturgia che sotto il titolo di Amleto e altre storie invitava a un viaggio attraverso la scrittura shakespeariana di Riccardo III, Giulio Cesare, Re Lear e Amleto –, è destinato a rinsaldarsi con la nuova edizione del Giulio Cesare attesa per il prossimo agosto, ancora al Globe Theatre.

Sul versante dei classici, ha modo di esplorare e approfondire la scrittura di Sofocle anche attraverso la messa in scena di Aiace, che l’Inda gli affida l’anno successivo, ed Edipo a Colono, che gli vale il premio Golden Graal 2012 come migliore regia. Un’operazione complessa quella affrontata nella tragedia di Sofocle, che persegue l’idea di una verità

interpretativa da ottenere con il concorso di tutti i mezzi espressivi – musica, luci scene e costumi – e che chiede all’attore di compromettersi emotivamente.
Da questa convinzione, forse, deriva la sua emancipazione rispetto al maestro, piena di gratitudine eppure determinata da una cifra espressiva che non può fare a meno di pensare all’attore come a un essere attraversato da emozioni, fatto di carne e sangue, e all’emotività come a un linguaggio che trascende il tempo. Il lavoro sul linguaggio diventa per lui un lavoro al servizio dell’emotività, verso un recupero del rapporto originario significante-significato: una vocalità significante di per sé, da ottenere anche derogando all’eufonia, utilizzando voce rotte, sfiatati, stimbrati, false corde. Nel 2013 viene scelto da Franco Branciaroli, direttore artistico del Teatro Stabile di Brescia, per portare in scena Macelleria Messicana, testo di Enrico Groppali. Lo spettacolo vede come protagonisti Elisabetta Pozzi e Paolo Bessegato.

Nel maggio 2013 è inoltre confermato per la terza volta dall’Inda di Siracusa che gli affida la messa in scena al Teatro Greco dell’Edipo Re di Sofocle, con Daniele Pecci, Ugo Pagliai e Laura Marinoni. Lo spettacolo ha un tale esito di gradimento e di incassi che l’Inda decide di affidare a Daniele Salvo la regia di Coefore/Eumenidi per il prestigioso centenario dell’ente. Lo spettacolo va in scena con grande successo nel maggio del 2014 e vede protagonisti Francesco Scianna, Elisabetta Pozzi, Ugo Pagliai, Piera Degli Esposti, Paola Gassman. Nel 2015 mette in scena per il Teatro Vascello di Roma Pilade di Pier Paolo Pasolini e fonda la compagnia “I sognatori” con 20 giovani attori di diversa provenienza. Sempre nel 2015 dirige il documentario La memoria ci salverà, lavoro interamente girato all’interno del Lager di Auschwitz / Birkenau. Nell’estate 2015 riprende lo spettacolo Re Lear di Shakespeare al Globe Theatre di Roma. Nell’autunno 2015 dirige un Laboratorio su Baccanti al Teatro Nazionale di Craiova (Romania) con la compagnia del Teatro Nazionale. È del mese di novembre/dicembre 2015 la fortunata messinscena di Tempesta – Il sogno di Prospero di Shakespeare, con Giorgio Albertazzi nella parte di Prospero, spettacolo andato in scena con notevole successo al Festival “La Versiliana” di Pietrasanta e al Teatro Ghione di Roma. Nel mese di novembre riprende per la terza volta lo spettacolo La mia Primavera di Praga con Jitka Frantova al Teatro Nazionale di Praga. Nel 2016 assume la Direzione artistica della Bis 3000 di Marioletta Bideri, nota Società di Produzione teatrale accreditata presso il MiBact. Per la Bis 3000 cura la direzione artistica della prestigiosa rassegna teatrale Una stanza tutta per lei, con il patrocinio della Camera dei Deputati, della Fondazione Robert F. Kennedy Human Rights, Amnesty International e Alleanza per il tumore ovarico. Dal 2016 è membro della prestigiosa Fondazione Geo Barton, società di produzione internazionale con sede a Bucarest.

Sempre nel 2016 realizza il progetto Dionysus – il Dio nato due volte da Baccanti di Euripide al Teatro Vascello di Roma, spettacolo co-prodotto dal Teatro di Stato di Costanza (Romania) e realizzato in due versioni (italiano/greco antico – rumeno/greco antico) al Teatro Vascello di Roma (marzo 2016) e al Teatro di Stato di Costanza (giugno 2016). Lo spettacolo è in tour al Teatro Antico di Taormina, al Teatro Greco di Morgantina, a Sciacca, Mantova, Pistoia, Milano e in altre città italiane ed europee. Nel marzo 2016 realizza il progetto L’ultima notte del Raìs di Yasmina Khadra per il Festival Dedica di Pordenone, con Fausto Russo Alesi. Sempre nel 2016 riprende Pilade di Pier Paolo Pasolini al Teatro Vascello (aprile 2016), riprende Terra di confine da Amos Oz al Teatro Politeama di Trieste (aprile 2016), realizza il progetto “Dichiaro guerra al tempo” dai

Sonetti di W. Shakespeare, coprodotto da “Fondazione La Versiliana” e Teatro Vascello di Roma, (in tour al Festival La Versiliana, poi a Milano, Bari ed in altre città italiane), realizza lo spettacolo Verso la cuna del mondo da Guido Gozzano, prodotto da Fahrenheit 451 Teatro, dirige lo spettacolo Il funambolo di Jean Genet, con Andrea Giordana, Giuseppe Zeno e Melania Giglio, al Napoli Teatro Festival e al Teatro Vascello di Roma, prodotto da Bis 3000 e dal Napoli Teatro Festival.

Nel luglio 2016 viene invitato in rappresentanza dell’Italia all’International Symposium on Ancient Greek Drama presso The Cyprus Centre of the International Theatre Institute (Cipro). Nel novembre 2016 dirige il Laboratorio King Lear di W. Shakespeare presso la Fondazione Geo Barton (Bucarest – Teatro Ion Dalles). A seguire dirige I sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, con, tra gli altri, Carlo Valli, produzione del Teatro Ghione di Roma. Nel febbraio 2017 adatta e dirige Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway, con Graziano Piazza e Stefano Santospago, una produzione del Centro Teatrale Bresciano. Nel settembre 2017 adatta e dirige Macbeth di William Shakespeare, prodotto dal Globe Theatre di Roma, diretto da Gigi Proietti. Nel 2017 assume la direzione artistica della Società di Produzione Milleluci Entertainment, con cui realizza diversi progetti. Nel novembre 2017 dirige e interpreta il reading I dodici – La sconosciuta di Alexandr Blok presso l’Altare della Patria di Roma, prodotto dalla Gazprom Bank di Mosca in collaborazione con Milleluci Entertainment. A seguire dirige Edith Piaf – le petite rossignol ne chante plus, con Melania Giglio, una produzione BIS 3000 di Marioletta Bideri, per il Teatro Off Off di Roma, poi in tour italiano. Nel gennaio 2018 dirige Andrea Giordana e Ugo Pagliai nel reading Assassinio nella cattedrale presso il Duomo di Torino. Nel luglio 2018 dirige Ugo Pagliai e Manuela Kustermann in Dopo la prova di Ingmar Bergman, produzione Festival dei Due Mondi di Spoleto / La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello / Milleluci Entertainment, poi in tour italiano. Nel settembre 2018 dirige Ugo Pagliai in La Tempesta di Shakespeare, produzione del Globe Theatre diretto da Gigi Proietti. Nel febbraio 2018 dirige Se questo è un uomo di Primo Levi, prodotto dal Teatro Ghione di Roma, poi in tour. Nel marzo 2018 dirige il riallestimento di una celebre regia di Luca Ronconi Medea con Franco Branciaroli, una produzione Piccolo Teatro di Milano, Ctb Brescia, Gli Incamminati. In tour italiano.

A seguire dirige Mimì in arte Mia Martini, con Melania Giglio, spettacolo prodotto da “Il Cardellino” di Silvio Orlando, al Teatro Off off, poi in tour italiano. Nel novembre 2018 dirige Le ultime lune di Furio Bordon, con Andrea Giordana, Galatea Ranzi e Luchino Giordana, spettacolo di grande riscontro, in tour italiano nel 2018/19, prodotto dal Centro Teatrale Meridionale. Nel gennaio 2019 dirige Jekyll di Fabrizio Sinisi da Stevenson, produzione del Centro Teatrale Bresciano, con, tra gli altri, Luca Micheletti e Carlo Valli. Nel maggio 2019 assume la Direzione Artistica del Festival Internazionale di Teatro Classico “Amenanos” di Catania (Teatro Antico di Catania – Produzione Associazione Culturale DiDe di Michele Di Dio). Adatta e dirige per il Festival Prometheus di Eschilo (Produzione Associazione culturale DiDe), spettacolo andato in scena con grande riscontro, poi invitato al Festival Internazionale di Teatro Antico di Cipro 2020/21 e invitato a New York nel 2021. Per il Festival realizza anche Choròs – viaggio nella tragedia greca da Eschilo / Euripide / Sofocle con il Coro e l’orchestra della Cappella Tergestina di Trieste e la direzione del maestro Marco Podda. Nell’ottobre 2019 adatta e dirige la terza edizione di Giulio Cesare di William Shakespeare per il Globe Theatre diretto da Gigi Proietti. Nel

novembre 2019 adatta e dirige Mare Nero di Gianni Paris, spettacolo sui migranti clandestini, prodotto da Nove Teatro. Nel gennaio 2020 adatta e dirige L’ultima notte del Raìs di Yasmina Khadra per il Teatro Biondo di Palermo diretto da Pamela Villoresi, spettacolo con, tra gli altri, Stefano Santospago e Carlo Valli. Nel luglio 2020 cura l’adattamento e la regia di Venere e Adone di William Shakespeare, produzione del Globe Theatre di Roma diretto da Gigi Proietti. Nell’ottobre 2020 dirige Eros Pagni ne La notte dell’Innominato da Manzoni, in scena al Piccolo Teatro di Milano, Teatro Strehler, poi in tour italiano. Nel novembre 2020 dirige l’opera Cassandra – in te dormiva un sogno, commissione del Teatro Coccia di Novara, di cui firma anche il libretto.

Dillo a un amico